Antonio Cristofaro, da tanti anni alla guida della Dinamo Basket Brindisi, racconta il sorprendente avvio di stagione che vede la squadra al primo posto nel girone G della Serie B Interregionale, gli obiettivi futuri e il ruolo fondamentale dei tifosi in questo momento di crescita.

 

Bilancio della prima metà di stagione: ti aspettavi un avvio di campionato così positivo? Quali sono stati, secondo te, i fattori chiave che hanno permesso alla Dinamo di chiudere il girone di andata al primo posto?

“Il bilancio è sicuramente molto positivo: 9 vittorie e solo 2 sconfitte. Non ci aspettavamo di trovarci in questa posizione a inizio stagione, ma a giugno abbiamo compiuto delle scelte strategiche e ponderate. Più che puntare su giocatori con carriere straordinarie, abbiamo scelto persone che potessero adattarsi e contribuire in modo significativo al progetto Dinamo. Questo è stato il vero segreto del nostro avvio di campionato: la funzionalità e la compatibilità dei giocatori con la nostra idea di squadra. La sinergia creata da queste scelte ci ha permesso di ottenere risultati al di sopra delle aspettative”.

Con questo risultato, sono cambiati gli obiettivi stagionali? Si punta a qualcosa di più ambizioso?

“Probabilmente sì, gli obiettivi sono cambiati. Siamo partiti con l’intenzione di evitare i playout e migliorare la posizione dello scorso anno, quando ci siamo classificati terz’ultimi con lo stesso numero di punti. Quest’anno, invece, abbiamo già ottenuto più vittorie rispetto all’intera stagione precedente. Ora proveremo ad entrare nelle prime sei posizioni, pur consapevoli che non sarà facile. Ci sono squadre con roster e budget superiori ai nostri, ma abbiamo dimostrato che nel basket contano anche altri fattori. Gli aspetti imponderabili, come la coesione e la mentalità, possono fare la differenza e portarci a risultati inaspettati”.

Ora che siete la squadra da battere, come pensi che cambierà l’approccio delle avversarie nei vostri confronti?

“L’approccio delle avversarie è già cambiato: ora ci affrontano con maggiore attenzione e questo rende sempre più difficile per noi esprimere il nostro gioco. Tuttavia, la forza di questa squadra sta nella sua capacità di reinventarsi costantemente. Ogni partita troviamo un protagonista diverso, capace di mettere in difficoltà le scelte difensive degli avversari. Questo è un grande motivo di soddisfazione per me, perché tutti e dieci i giocatori sono attivamente coinvolti nel progetto e contribuiscono in maniera significativa ai nostri risultati”.

Sabato prossimo inizia il girone di ritorno in casa contro il Mola.

“Sabato ci aspetta un’altra partita impegnativa. Essere al primo posto comporta una pressione particolare, perché ogni avversaria scende in campo con la motivazione di voler battere la capolista. Mola è una squadra insidiosa: hanno dimostrato il loro valore vincendo a Molfetta, dove noi abbiamo invece subito una pesante sconfitta. Questo significa che dovremo affrontarli con grande attenzione, restando concentrati sin dai primi minuti di gioco”.

La pressione di essere primi potrebbe influire sulla serenità del gruppo?

“La pressione di essere primi può sicuramente avere un impatto sul gruppo, ma al momento stiamo gestendo bene questa situazione. La nostra squadra è composta da un mix interessante: abbiamo due ragazzi del 2004, due del 2005, tre del 2006 e solo cinque senior. Questa combinazione porta con sé un equilibrio particolare. I giovani giocano con una certa incoscienza, si divertono e questo è uno dei nostri segreti. Al contempo, i giocatori più esperti sono bravissimi a mascherare eventuali errori dei più giovani, quando accadono, creando un clima di fiducia e supporto reciproco”.

Quali sono gli aspetti del gioco su cui credi che la Dinamo debba ancora migliorare.

Sul piano mentale, dobbiamo però lavorare ancora tanto. Le nostre due sconfitte, più che frutto di una sottovalutazione degli avversari, sono arrivate a causa di un approccio sbagliato alla partita, probabilmente legato alla pressione. Questo è un aspetto su cui stiamo concentrando gran parte del lavoro, perché la condizione mentale sarà determinante per il prosieguo della stagione”.

Il sostegno dei tifosi è stato evidente in questa prima parte di stagione. Quanto è importante per voi mantenere questo legame?

“È una sensazione bellissima. Sono qui da tanti anni e vedere così tanta gente al palazzetto a tifare per la Dinamo è davvero emozionante. Brindisi è una città di basket, e sapere che molte persone, appassionate di questo sport, stanno seguendo con entusiasmo la nostra squadra mi riempie di orgoglio. Il nostro stile di gioco, che è obiettivamente molto bello e spettacolare, sta coinvolgendo sempre più tifosi, e questo legame con il pubblico è fondamentale per noi. Sentire il loro supporto ci dà una spinta in più e ci motiva a fare sempre meglio.”

 

Ufficio Comunicazione – Dinamo Basket Brindisi